VUOI UN CUCCIOLO?

Ogni cucciolo lascia la nostra casa non prima dei 3 mesi, portando con sé il cerificato genealogico, contratto di cessione, libretto sanitario, prime vaccinazioni, trattamento contro gli endo-parassi

I cuccioli vengono ceduti “DA COMPAGNIA”  per la tutela dello standard di razza .

I cuccioli “da riproduzione” verranno ceduti solo ad allevamenti di fiducia che, come noi, abbiano interesse a migliorare la razza.

Se volete, potete prenotare i piccoli, contattateci senza problemi e venite a vederli.

L’opzione di un cucciolo è valida per due settimane

Ci riserviamo di chiedere notizie e foto dei cuccioli affidati in qualunque momento.

ASTENERSI NEGOZI E PERDITEMPO

Il CONTRATTO DI CESSIONE viene stipulato tra allevatore e nuovo affidatario al solo scopo della tutela del cucciolo, per proteggerlo da abbandoni o ulteriori cessioni a negozi o altro

e per garantirgli tutte le cure e l'amore che merita.

Cogliamo l'occasione per ricordare a tutti che per i nostri gatti vorremmo adozioni sicure; vorremmo che i gatti FOSSERO PROTETTI dai pericoli della strada, dai balconi e che vivessero una lunga vita insieme ai loro padroni.
Attenzione ai balconi, basta un attimo, una farfallina che loro cadono di sotto... i balconi sono sicuri solo se protetti da reti.

I gatti sono cacciatori e per inseguire qualche animaletto possono saltare sulle ringhiere e volare di sotto!

Lettera per te che vuoi adottare un cucciolo

leggimi...è importante che tu sappia cosa vuol dire "allevare" con amore e passione

 

E’ un cucciolo, non è mica d’oro!”

 

Chi non ha mai sentito dire questa frase (o chi non l’ha mai detta/pensata in prima persona) scagli la prima pietra. Eppure, quando si parla di cuccioli di qualità, queste cifre non dovrebbero far inorridire nessuno. Un furto? Speculazione? “Lucro sulla vita di poveri animalucci innocenti”, come tendono a far pensare gli animalisti, spesso acerrimi nemici degli allevatori seri (che invece sarebbero la prima e più efficace risposta al problema del randagismo)?

Il fatto è che la gente normale non sa che cosa effettivamente “si paga” in un cucciolo, né quali sono i costi reali che un allevatore deve sostenere. Qui trovate un primo elenco dei fattori che contribuiscono a formare il prezzo del cucciolo. Così potete farvi un’idea di come lavora un “vero” allevatore (i “riproduttori di gatti”, detti anche “scucciolatori”, appartengono a una categoria diversa).

1 – Si paga la selezione.

Testare il carattere dei riproduttori e soprattutto la loro salute, ovvero effettuare test genetici,ecocardiogrammi ed ecografie per il controllo delle patologie genetiche ed altre indagini per accertare che siano esenti da malattie ereditarie ha un costo.

Fare esposizioni (magari in tutto il mondo) per sottoporre i propri riproduttori al giudizio degli esperti e qualificarli ha un (alto) costo.

2 – Si paga una parte di “rimborso” per le spese effettivamente sostenute per allevare una cucciolata DOC, che non sono poche e che comprendono:

a) spese mediche per tenere sotto controllo la fattrice durante la gravidanza, per intervenire con eventuale cesareo se il parto non avviene naturalmente, per far controllare nuovamente la fattrice e i cuccioli nei giorni successivi al parto;

b) spese di mangime da svezzamento di alta qualità per i cuccioli, spese per il successivo mangime specifico per “kitten” (sempre di alta qualità), spese relative a vaccinazioni, sverminazioni,microchip.

Queste spese di mantenimento vengono sostenute dall’allevatore fino a tre mesi e mezzo/quattro mesi, perché il buon allevatore, che vuole darvi un cucciolo DOC, difficilmente lo cederà prima di questa data: sia perché il cucciolo fino a questa età ha ancora bisogno “psicologico” di vivere con madre e fratelli – imparerà le basi della socializzazione, cosa che ci risparmierà possibili problemi di carattere in futuro – sia per completare le vaccinazioni.

c) spese relative all’iscrizione dei cuccioli ai libri genealogici.

3 – Si paga l’effettiva bellezza (anche se sarebbe più corretto dire la “promessa” di effettiva bellezza) del cucciolo.

Un allevamento serio non vi venderà mai a prezzo intero un cucciolo con difetti eclatanti: ma produrlo, allevarlo e mantenerlo gli è costato tanto come gli altri.

Quindi, in generale, la spesa che sosterrete per il cucciolo DOC comprende (in parte) anche i “rischi di allevamento” consistenti in cuccioli imperfetti che un allevatore serio non può e non vuole vendere (gli scucciolatori sì!), ma che di solito dà in affidamento a titolo gratuito o con un forte sconto.

Ecco i motivi per cui l’allevatore serio, coscienzioso, che fa selezione e dà certe garanzie non potrà MAI tenere gli stessi prezzi di chi produce cuccioli “a caso”, e tantomeno di chi compra e rivende gatti dal prezzo di base bassissimo, come i cuccioli che provengono dai “gattifici/canifici” dell’Est.

I CONTI EURO PER EURO

Partiamo dal fatto che io abbia tre gatti in età da riproduzione: anche se di solito un allevatore NON ha solo tre gatti, perché ci sono anche i giovani (che ancora non portano alcun vantaggio economico) e soprattutto i “pensionati”, ovvero i vecchietti che non riproducono più.

Che vuoi farne? Buttarli in mezzo a una strada?

Io non ci penso proprio, perché sono un allevatore che ama i propri gatti.

Quindi me li tengo, e loro mangiano proprio come gli altri (e mi costano più degli altri in spese veterinarie, perché i vecchietti qualche acciacchino ce l’hanno sempre).

Comunque, per semplificare le cose diciamo che ho solo tre gatti da riproduzione, e buttiamo giù due cifre:

1 – i gatti non mi sono piovuti dal cielo: li ho acquistati. Il prezzo di un gatto da riproduzione parte dai 1400 euro e arriva…alle stelle. Ovviamente se lo prendo cucciolo lo devo mantenere per una media di 12-14 mesi prima di poterlo “utilizzare” ma questo non lo calcoliamo adesso.

2 – certamente non uso un gatto in riproduzione se prima non ho fatto l’ecocardio e il controllo delle altre malattie tipo Fiv-Felv. Minimo sono 150 euro a gatto.

3 – i gatti mangiano, vero? Diciamo che uso un mangime da 55-60 euro al sacco? Un sacco da dieci chili, con tre gatti, mi dura 2 mesi. Fanno circa 360 euro all’anno. Il cibo umido? Ogni gatto mangerà almeno 2 scatolette al giorno? Se sono gatti di grossa stazza li vogliamo dare almeno quelle da 150 grammi? Considerando che non uso marche da supermercato perché son piene di schifezze e finiscono per far ammalare gli animali, diciamo che ogni scatoletta costa circa 1,80 euro, quindi in un anno fanno 1.314 euro a gatto.

4 – I miei tre gatti avranno almeno un problemino di salute all’anno (magari fosse solo uno!)?
Tre visite veterinarie, anche con un dottore che lavora quasi a prezzo di costo, sono 150 euro all’anno.

5 – I vaccini glieli vogliamo fare, sì? 45 euro ogni anno + 35 di antirabbica se il micio va in expò, quindi 80 euro a gatto.

6 – La prevenzione contro le pulcine la facciamo? Almeno 3 mesi d’estate? 20  euro a fialetta, 60 euro a gatto.

7- che i miei gatti sono belli e tipici, e che saranno in grado di riprodurre cuccioli belli e tipici, non posso raccontartelo e basta: te lo devo dimostrare. Quindi li porterò in esposizione.

Se sono proprio “tirato” girerò solo in Italia, ma se ci tengo a mostrare il valore dei miei gatti andrò anche all’estero. Allora: circa 50 euro per ogni iscrizione, spese di viaggi, soggiorni, tempo perso eccetera…non quantificabili. Smarronamento, ancor meno quantificabile.

8 – I miei gatti sono miei amici, non “oggetti” da cui spremere cuccioli. Quindi mettiamo pure in conto (visto che glieli compro) giochi, cucce, tiragraffi, ceste, cuscini, giochetti eccetera. Non quantifico perché c’è troppa elasticità, ma anche queste cose costano. Sono un allevatore proprio freddo e cinico, e non compro neanche un giochino ai miei gatti? Be’, almeno due ciotole ciascuno gliele vogliamo dare, o pensi che butti mangime e acqua per terra? Una ciotola in acciaio inox costa circa 15-20 euro a seconda della misura. Moltiplica per almeno 4 (vogliamo dargli una ciotola per il cibo a testa e una per l’acqua vero?). Quelle di plastica costano meno? Certo, facciamo 10 – 12 euro e moltiplichiamo ancora per 4.

E adesso…voilà, siamo pronti per far accoppiare i gatti. Ammettiamo che abbia tre femmine, dovrò avvalermi di una monta esterna e quindi:

9 – il viaggio non quantifichiamolo, perché posso essere così fortunato da trovare un maschio come voglio io a poca distanza da casa…ma devo essere parecchio parecchio fortunato perché le monte esterne da stalloni sani e validi non si trovano su internet o dietro la porta di casa.

Ci perdo anche minimo una giornata, a volte due.

10 – la monta me la devo pagare: non è che un maschio titolato e famoso copra per i begli occhi della mia gatta. Minimo 800 euro.

Ammettiamo invece che uno dei miei tre gatti è maschio e quindi non devo cercare e pagare la monta esterna…procediamo con l’accoppiamento

11 – sarà rimasta incinta la mia gattina? Ecografia, minimo 80 euro.

12 – quanti cuccioli avrà? Mi serve saperlo, per sapere quanti cuccioli aspettarmi quando partorirà e potere intervenire tempestivamente se c’è qualcosa che non va. Radiografia, altri 80 euro.

13 – una femmina gravida, almeno il secondo mese, mica può mangiare la stessa robetta da quattro soldi che ho deciso di dare agli altri. Almeno in questo periodo (e per altri due mesi di lattazione) passo a un mangime secco da cuccioli 35 euro al sacco da 4 chili, poi aggiungiamo l’umido da cuccioli a 1,20 euro a bustina da 85 grammi (almeno 3 al giorno le mangerà no?) quindi circa 330 euro (in 3 mesi), più integratori, vitamine, calcio ecc.

14 – arriviamo al momento del parto: se qualcosa non ti convince tu ti fideresti a lasciar fare tutto alla gatta? Io no. Presenza del veterinario in allevamento, minimo 50 euro. In alcune razze il cesareo è la norma, in altre no, ma può sempre capitare che qualcosa vada storto e che vi si debba ricorrere. Se capita, almeno 300 euro (sempre con il nostro veterinario ci voglia bene e lavori sottocosto).

15 – Evviva, sono nati 5 cuccioli! Ora bisogna:

a) sverminarli almeno due volte, circa 30 euro

b) vaccinarli, 45 euro + 45 euro il richiamo x cinque

c) iscriverli all’ANFI, 15 euro + richiesta pedigree 13 euro x 5

d) microchip, circa 30 euro x 5

e) se il cucciolo va all’estero devo fare anche la vaccinazione antirabbica (35 euro) e il passaporto (50 euro).

Nel frattempo la mamma cominciare a integrare la sua alimentazione più di quanto era incinta, perché l’allattamento la “consuma” ben di più.

16 – Verso i 30-35 giorni dovrò cominciare ad aiutare la mamma, dando ai cuccioli i primi omogeneizzati, poi le pappe da svezzamento. Sai quante volte mangeranno questi cuccioli prima di essere consegnati ai nuovi proprietari? Non farmi fare il conto, che mi sento male.

17 – nel frattempo i cuccioli sono svezzati e mangiano come cavallette (mangime kitten, il più caro del mondo, superproteico: ma vogliamo che crescano bene, sì o no?).

18 - Ho già la coda alla porta di clienti in attesa? Bene, dovrò mantenerli solo per due mesi (se li consegnassi prima NON sarei un allevatore serio).

Non ho la coda alla porta? E allora può succedere che uno o più cuccioli mi restino in allevamento fino a quattro, cinque mesi…o magari per tutta la vita, perché non sta scritto da nessuna parte che io trovi qualcuno disposto ad adottare un gatto già grandicello.

E questo è quanto succede se fila tutto liscio o quasi (il “tutto-tutto” liscio è talmente raro che non mi sembra neanche il caso di considerarlo).

Però possono andare storte MOLTISSIME più cose di quelle che ho descritto.

Esempio di cosa storta: una mastite a mamma gatta. Due compresse di antibiotico specifico tutti i giorni per almeno 2 settimane, la scatola costa 15 euro e dura cinque giorni, se va bene, se va male…lasciamo perdere perché dovrei considerare intervento chirurgico e allattamento artificiale dei cuccioli con la seria possibilità che qualcuno o tutti non ce la facciano perché non si alimentano oppure perché sopravviene una polmonite ab ingestis.

Esempio di cosa stortissima: i cuccioli muoiono tutti. Può succedere, sai? Basta un’infezione virale contro cui è quasi impossibile difendersi.

Altro esempio di cosa storta: se ci sono problemi durante il parto, devi fare un cesareo e magari sopravvive solo un cucciolo? A quale cifra dovrei cedere quel cucciolo secondo te?

 

CONCLUDENDO … CHE DICI,

SONO DAVVERO COSI' TANTI SOLDI PER UN CUCCIOLO?  

 

Lib http://www.tipresentoilcane.com/2011/04/03/mille-euro-per-un-cucciolo-ma-e-un-furto-o-forse-no/

PERCHÉ SOLO I GATTI CON PEDIGREE ANFI POSSONO ESSERE CONSIDERATI IN ITALIA

ANIMALI DI RAZZA

La LEGGE N. 30 del 15 gennaio 1991

Definisce Libro Genealogico come: Libro tenuto da un’Associazione Nazionale di allevatori dotata di personalità giuridica o da un Ente di Diritto Pubblico, in cui sono iscritti gli animali riproduttori di una determinata razza con l’indicazione dei loro ascendenti e per i quali sono stati effettuati controlli delle attitudini produttive; I Libri Genealogici sono istituiti, previa approvazione del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, dalle Associazioni Nazionali di allevatori di specie o di razza, dotate di personalità giuridica ed in possesso dei requisiti stabiliti con Decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

 

Successivamente il D.L.VO 30 DICEMBRE 1992, N. 529 in attuazione della Direttiva 91/174 CEE relativa alle condizioni zootecniche e genealogiche che disciplinano la commercializzazione degli animali di razza, riprende integralmente la definizione di Libro Genealogico già inserita nella Legge N. 30 del 15 gennaio 1991 e all’ art. 5 stabilisce la commercializzazione degli animali di razza nonché al comma 3 le sensazioni previste.

 

D.L.VO 30 DICEMBRE 1992, N. 529 - Art. 5 …..“E’ consentita la commercializzazione di animali di razza di origine nazionale o comunitaria esclusivamente con riferimento a soggetti iscritti ai Libri Genealogici o Registri Anagrafici e che risultino accompagnati da apposita certificazione genealogica rilasciata dall’Associazione degli allevatori che detiene il relativo Libro Genealogico o il Registro Anagrafico”.

 

D.L.VO 30 DICEMBRE 1992, N. 529 - Art. 5 comma 3…..”Chiunque commercializza gli animali in violazione delle prescrizioni relative al presente decreto è punito con la sanzione amministrativa che varia da euro 5.164,56 a euro 30.987,41” Con il D.M. 26 luglio 1994 si ha l’attuazione dell’art. 3 della Legge 15 gennaio 1991 che disciplina la riproduzione animale. Vengono qui stabiliti i requisiti Tecnico-Amministrativi e Tecnico-Strutturali delle Associazioni o Enti che possono tenere il Libro Genealogico.

 

Infine

 

Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Decreto Direttore Generale Dipartimento N. 22790 del 9 giugno 2005:

Istituzione libro genealogico e approvazione del disciplinare del Libro Genealogico del Gatto di Razza presso ANFI Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Decreto Direttore Generale Dipartimento Politiche di Sviluppo Economico e Rurale N. 12953 del 13 ottobre 2008: Approvazione del nuovo disciplinare del Libro Genealogico del Gatto di Razza pregiata e norme tecniche relative al corpo degli esperti e alle mostre ed esposizioni ufficiali presso ANFI Pertanto un animale, secondo la Normativa vigente, è giuridicamente un SOGGETTO di RAZZA esclusivamente quando viene registrato in un Libro Genealogico gestito da una Associazione giuridicamente riconosciuta.

Per quanto riguarda i GATTI di RAZZA in Italia, vista l’autorità conferitagli dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, solo l’Associazione Nazionale Felina Italia (ANFI) può tenere il Libro Genealogico dei Gatti di Razza.

Pertanto solo i gatti con pedigree ANFI possono essere definiti e venduti come GATTI di RAZZA!

Chiunque commercializza gatti definendoli di RAZZA senza fornire un pedigree ANFI andando in violazione delle prescrizioni relative al D.L.VO 30 DICEMBRE 1992, N. 529 - Art. 5 comma 3 deve essere punito con una sanzione amministrativa che varia da euro 5.164,56 a euro 30.987,41.

 

Acquistare un gatto senza pedigree ANFI è come acquistare una borsa di Louis Vuitton contraffatta da un abusivo per strada….. Magari pensateci prima di spendere 400-600 euro in un negozio o da un privato convinti di aver fatto un grande affare!!!!!

 

 

 

 

REVOLUTION GREY - ALLEVAMENTO AMATORIALE DI GATTI MAINE COON - MAINE COON CATTERY di Simona Pistolozzi - PISTOIA ITALY - Tel: (+39)347 7120823

Copyright © (Tutti i diritti sono riservati)

 

free counters

contatore visite